Roma, 3 dic. – Prima volta con la Nazionale maggiore per il talento di Porto Empedocle, Matteo Imbrò. Il playmaker della Virtus Bologna è stato infatti convocato da Simone Pianigiani per prender parte all’All Star Game in cui gli azzurri sfideranno i migliori stranieri del torneo di A1.
A quanto pare, il 2012 porta bene ai siciliani bardati d’azzurro. Nelle ultime stagioni, vari volti si sono affacciati alle nazionali giovanili, ma quest’anno ha segnato il ritorno dei colori isolani in Nazionale maggiore: quest’estate è toccata alla sfortunata Alessandra Formica, che ha segnato 25 punti in otto presenze tra amichevoli e qualificazioni agli europei prima d’infortunarsi al ginocchio contro la Grecia, d’inverno è la volta di Matteo Imbrò. Un siciliano in Nazionale A mancava addirittura dagli anni sessanta: 45 anni d’assenza a cui riparerà il play agrigentino della Virtus Bologna. Recentemente, erano andati vicini a questo traguardo sia Salvatore Genovese che Marco Portannese: il primo ha disputato l’Universiade 2009 con l’U22 LNP, il secondo delle amichevoli con la Sperimentale l’estate scorsa.
Si possono contare facilmente i siciliani che hanno vestito la maglia della Nazionale A. Il pioniere è di certo Vittorio Tracuzzi, che è stato anche c.t. della maschile e della femminile dopo aver totalizzato 44 presenze e 124 punti da giocatore. Negli anni sessanta hanno fatto il loro esordio Stefano Albanese, centro palermitano e poi vigevanese d’adozione, 9 presenze e l’Euro-Polonia 1963 all’attivo, e Giuseppe Rundo, ala messinese, 32 punti e 16 presenze, mondiale di Uruguay 1967 compreso.
Poi il vuoto, nemmeno stelle come Cassì o Piazza, titolari in A1 con Trapani, sono riusciti a rompere l’incantesimo. Si potrebbe obiettare parlando dei c.t. Nello Paratore (nato in Egitto da genitori siciliani) ed Ettore Messina (nato a Catania, ma presto emigrato al Nord), ma in questo caso il legame con l’isola è molto labile. Nella femminile, invece, la priolese Sofia Vinci e le palermitane Cinzia Milella e Stefania Paterna, e la messinese Cristina Correnti sono le precorritrici della Formica.
Roberto Quartarone