Il Personaggio - Marco Portannese, emblema siciliano - Real Basket Sicilia
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Il Personaggio – Marco Portannese, emblema siciliano

di Roberto Quartarone

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portannese marco orl-bar rquartaroneCapo d’Orlando (Me), 5 feb. – Sarebbe facile parlare, dopo l’ultima sfida mozzafiato tra Orlandina e Barcellona, della prestazione di Keddric Mays, l’americano della formazione di Capo d’Orlando che a 7′ dalla fine ha deciso che doveva spaccare il mondo e… c’è riuscito, portando a casa i due punti e una rimonta dal -14 al +12. Al PalaFantozzi, però, uno tra i giocatori più acclamati e tra i più incisivi nel secondo e quarto periodo è stato Marco Portannese, agrigentino di nascita, senese di formazione, orlandino d’adozione.

Non era l’unico siciliano in campo (ha giocato qualche minuto anche il ragusano Carmelo Iurato, con i giallorossi), ma è l’emblema del basket siciliano odierno. Andato via adolescente per farsi le ossa con la Mens Sana Siena, ha girovagato per sette anni prima di arrivare al PalaFantozzi. E lì ha messo radici, trovando l’ambiente ideale per affermarsi come una delle migliori guardie-ali italiane della seconda serie. Nel derby, ha messo a segno tre triple pesanti, che non hanno fatto scappare la Sigma all’inizio della gara, ha fatto qualche fallo di troppo ma non per questo si è limitato in difesa, ha segnato i punti finali del trionfo.

È l’emblema del basket siciliano, assieme a Matteo Imbrò, perché ha seguito il detto del cu nesci arrinesci, ma lui, a differenza del virtussino, ha avuto l’opportunità di tornare e diventare una pedina imprescindibile di una squadra siciliana vincente, per di più esaltandosi durante quel derby del Tirreno che attira tifosi da tutta l’Isola.

«Il derby è pazzesco! – ha affermato in sala stampa - Sono andato via presto, ho girato per sette anni. Appena sono tornato qui ho respirato l’aria di casa, è come se fossi cresciuto qui. Mi sono allenato duramente per arrivare a questo livello. In Sicilia c’è tradizione, stiamo crescendo, stiamo dimostrando che è una regione dove il basket conta e per il futuro ci sarà spazio per alte categorie. Sono contentissimo e orgoglioso di essere siciliano, per me, la mia famiglia e per Agrigento». Ecco Portannese, uno dei «cinque leoni» di cui parla coach Pozzecco: orgoglio siciliano.

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

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