Ciao Luca, grazie di aver trovato il tempo per rispondere a queste domande. Domenica prossima al PalAuriga si disputerà Trapani-Barcellona e tu, avendo giocato con entrambe le maglie, conosci bene le realtà che si affronteranno. Che tipo di partita sarà secondo te?
“Il campionato di A2Gold purtroppo ha perso un po’ di interesse per i fallimenti di Forlì e Veroli, ma questo genere di partita crea motivazioni fortissime perché entrambe le società e le tifoserie tengono moltissimo a questa rivalità. Nei due derby giocati con Barcellona ricordo fantastiche coreografie da parte di entrambe le tifoserie”.
Chi credi, o speri, che vinca?
“Sinceramente sono neutrale, perché sono legato a tante persone di entrambe le squadre. Sperare che vinca una delle due mi sembrerebbe come fare un torto all’altra. A livello tecnico Trapani ha qualcosa in più, quindi mi sembra leggermente favorita, anche perchè Barcellona in trasferta fa parecchio fatica. Ma è un derby e fare pronostici lascia sempre il tempo che trova”.
Nella tua carriera hai contribuito a portare sia Trapani che Barcellona in Legadue. E non solo. Da Barcellona sei arrivato a Trapani, dopo la promozione, assieme a Ariel Svoboda e Francesco Guarino. Pensi che un gruppo di giocatori che si conoscevano abbia fatto la differenza nel campionato disputato e vinto con il Trapani nella stagione 2010/2011?
“Sicuramente ha aiutato tanto, anche perché io e Svoboda avevamo anche già avuto Benedetto a Latina. Ma la cosa che ci ha fatto fare la differenza è stata quella di essere un gruppo di professionisti che in mezzo a tante difficoltà è andata avanti con tanta passione, spinti e aiutati letteralmente da tutta una città. Certe emozioni non si scordano”.
A Trapani nessuno dimenticherà mai quella promozione ottenuta sul campo. Che ricordi hai di quella stagione trionfante dentro al campo e disastrosa a livello societario?
“All’inizio quei problemi societari non vennero fuori e facevamo un po’ di fatica in campo. Paradossalmente, quando la situazione stava per esplodere, con alcuni di noi che erano tentati di andare via, si venne a creare un clima incredibile, sia all’interno della squadra stessa, sia con la gente che veniva a sostenerci. Ci si allenava poco, anche per via di una marea di infortuni, e ogni settimana c’era qualcosa che minava la già poca tranquillità che c’era. Ma magicamente si entrava in campo la domenica e sembrava che nulla fosse successo. Vivere in un posto fantastico come Trapani ci aiutava molto, perché nonostante i problemi nessuno voleva veramente andare via”.
Raccontaci un episodio particolare della tua stagione in maglia granata.
“Dico solo che a fine stagione pensavamo col coach di scrivere un libro. Non basterebbero queste poche righe per essere efficace in un racconto. Però diciamo che questa intervista di Guarino può un po’ riassumere il tutto. Ci diede veramente una carica incredibile (questo è link suggerito direttamente da Luca Bisconti, http://youtu.be/mvxQ8EeLX8k, ndr)”.
Oggi giochi a Scafati. Come sta andando la tua stagione? Sono arrivati da poco Chris Evans dalla Pallacanestro Trapani e Valerio Spinelli da Napoli, entrambi giocatori di ottimo livello. Saranno utili alla vostra causa?
“E’ una stagione non tra le migliori, sia a livello di squadra che personale. Adesso siamo in ripresa e vogliamo provare a finire bene il campionato, grazie soprattutto all’arrivo di Spinelli e di Evans. Tra l’altro, parlando con Chris, ho scoperto che abitava nello stesso appartamento nel quale vivevo io a Trapani, che coincidenza. Ne approfitto per mandare un caloroso abbraccio a tutti i trapanesi, persone di cuore che non smetterò mai di ringraziare per quanto hanno fatto per me e per noi tutti in quella fantastica pazza annata”.
Grazie a te Luca. Speriamo che questa intervista porti bene a noi, in vista del derby tra due delle tue ex squadre. Comunque vada, neanche noi dimenticheremo mai te e tutti i componenti di quel magico gruppo.
Fabio Tartamella – Ufficio Stampa Pallacanestro Trapani