A Dil./B - Trapani e Barcellona: festa derby!
Venerdì 12 Febbraio 2010 16:12    PDF Stampa E-mail
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Signori, è il momento della verità. Il momento migliore, l’occasione da cogliere al volo per partecipare in massa alla festa di basket, al derby Trapani – Barcellona. Molto più di una partita. Molto più dei 2 punti in palio. Se è vero come è vero che Barcellona è un rullo compressore, complice in alcuni frangenti anche un pizzico di fortuna, è pure vero che i sacrifici di Massinelli, le difficoltà a reperire nell’ultima finestra di mercato, l’infermeria sempre al lavoro ma soprattutto i risultati utili colti in trasferte impossibili, hanno creato un alone di leggenda e gloria attorno al Trapani Basket, capace di vincere partite con 5 uomini 5.

 

Santarossa ed Evangelisti le due supertars della stagione, hanno macinato minuti con medie impressionanti, senza ricevere cambi e rifiatando durante intervalli e timeout. Un Soloperto a corrente alternata e il resto fatto solo di gragari, hanno disatteso chi non avrebbe scommesso un centesimo sul roster granata. E invece Trapani e lì, nel gruppone delle pretendenti ad un posto ai playoffs, necessari solo a qualche partita in più e a qualche buon incasso visto che le promozioni sembrano scritte. L’una, quella di Barcellona, grazie alla campagna acquisti faraonica che oltre a Gramenzi ha portato in Sicilia orientale i vari Guarino, Mocavero, Bonessio, mica roba qualunque. L‘altra invece, decisa dalla federazione che ha ammesso in questa categoria la Fortitudo Bologna, gente di un altro pianeta.


Ma una stagione senza playoffs sarebbe fallimentare sotto tutti i punti di vista, anche al netto delle dichiarate ambizioni granata, dell’anno zero della famiglia Massinelli che ha restituito alla città una squadra che lotta dopo l’infausta scorsa stagione, fatta di errori di valutazione macroscopici. Un esempio su tutti: domenica sarà giornata granata, i biglietti ordinari saranno venduti a 10 euro contro i 15 dello scorso anno, in era Magaddino. Come fermare Barcellona? Ad onor del vero le ultime uscite igeane non sono state esaltanti, al di là dei risultati raccolti Barcellona non ha mostrato un gioco fluido ed ha sofferto oltremodo con Molfetta, al PalaAlberti. Ma il derby, è noto, ha un altro sapore. Il sapore della sfida, dei tanti supporters che seguiranno la squadra cercando di eliminare il fattore campo. Il sapore della “vendetta”: la scorsa stagione vinse Trapani la sfida “casalinga” a Capo d’Orlando, nella migliore partita della stagione che costò tante contestazioni a Pippo Sidoti.

Chissà che Trapani non riesca nell’impresa sfoderando, proprio contro Barcellona, la migliore partita di questa stagione? Benedetto ha abituato fin troppo bene i tifosi granata. Il Kasparov del Palailio ha avuto pochi pezzi a disposizione ma ha studiato bene le mosse a disposizione per tentare lo scacco matto. Una difesa concentrata, il sacrificio sotto canestro a limitare un eccellente Bisconti e il mastodontico Mocavero e un attacco run and gun sembrano le chiavi per aprire le maglie giallorosse. E allora il tempo di brindare all’amore per il pranzo di San Valentino e accorrere numerosi al Palailio per una sfida epica, una lotta tra due piazze affamate di basket, una festa di sport. Non ce ne vogliano gli innamorati: il basket è un’altra cosa, il derby lo è di più.

 

 
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