Cambia la proprietà e si riapre un nuovo ciclo per gli ambiziosi granata, che puntano alla promozione immediata per scalare i gradini delle minors.
Pochi si aspettavano a poco più di tre mesi dalla splendida promozione in Legadue che Trapani sarebbe ripartito dalla quinta serie. Eppure la sciagurata gestione Massinelli ha di fatto impedito il rientro nel basket che conta di una delle piazze più affezionate di tutta Italia. La Trapani cestistica lo scorso anno riempiva il PalaIlio con circa 4 mila spettatori a gara nei playoff. Un vero e proprio spettacolo. Ora si riparte con la guida dello storico assistente Flavio Priulla per risalire il prima possibile, e la squadra è davvero una fuoriserie.
QUINTETTO. La stella è senza dubbio Ariel Svoboda, il jolly argentino ha vinto gli ultimi tre campionati di A Dilettanti a cui ha partecipato (Latina, Barcellona e Trapani) ed ora continua ad indossare la maglia granata, convinto dal progetto pluriennale e (non guasta mai) da un lauto contratto. L'altro leader sarà il playmaker Davide Virgilio, per tanti anni capitano granata, che torna nella sua città dopo qualche anno fra Legadue e B1. Dovrebbe partire in quintetto come ala piccola un altro atleta parecchio duttile, l'italo-argentino Matias Degregori, ottimo protagonista a Reggio Calabria lo scorso anno. Sotto canestro i due lunghi titolari saranno quasi sicuramente Giuseppe Costantino e Carlo Di Gioia. Costantino è un lottatore dall'importante taglia fisica e dal buon controllo di palla, mentre Di Gioia è un pivot esperto ed affidabile.
PANCHINA. Possono giocare da play tutti e tre gli esterni che immaginiamo partano in quintetto. A cambiarli ci sono il tiratore argentino Gustavo Imsandt, forse l'unico giocatore di categoria, che garantisce punti e imprevedibilità; il locale Marco Mollura, importante raggio di tiro ed alto QI cestistico, ed il baby Felice. Cambieranno invece i due lunghi Meschino e Livera. L'ex Santarcangelo Manuele Meschino è reduce da una promozione in A Dilettanti, onesto e prezioso lavoratore che può far lavoro sporco e punire le amnesie difensive. Il catanese Antonio Livera torna invece in Sicilia dopo diverse stagioni fra Legadue e A Dilettanti, in cui però ha visto poco il campo, i suoi 208 centimetri uniti ad ottimi fondamentali saranno però utili alla causa.
PUNTO FORTE. Il roster è indiscutibilmente il più forte della categoria, guidato da un tecnico esperto anche se solo alla seconda esperienza da capo allenatore. La qualità dei piccoli è certamente devastante, ed in serie C la differenza la fanno quasi sempre loro.
PUNTO DEBOLE. L'unico punto debole può essere la pressione, il dover vincere a tutti i costi, con una piazza che non può e non vuole aspettare. Gli avversari dei granata scenderanno sempre in campo senza nulla da perdere.
CHIAVE. Umiltà e atteggiamento difensivo. Se la Pallacanestro Trapani costruirà su questi due assi la propria identità sarà difficile tenerle testa. Fondamentale anche l'equilibrio nello spogliatoio in una squadra con più di un leader.
Carlo Passarello
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