Editoriale


Giovanili - Sicilia "bulgara"? Lettere alla redazione/3
Lunedì 25 Ottobre 2010 08:31    PDF Stampa E-mail
Cara Redazione,
sono molto incuriosito dalla discussione sulle regole per i campionati giovanili. Io credo che l'utilizzo della zona a livello sia inopportuno, per diversi motivi. Un allenatore vero, che a cuore la formazione dei giocatori, ha talmente tante altre cose da fare prima che secondo me non arriva nemmeno a pensarci alla zona. Il punto vero è che la zona crea una scorciatoia tattica ad un problema tecnico, ed è sostanzialmente un modo per non allenare. Un antico proverbio cinese dice che se una persona ha fame non devi dargli un pesce ma insegnargli a pescare. Io temo che con la zona ai ragazzini noi stiamo "dando il pesce", cioè otteniamo un risultato immediato ma che non costruisce il futuro.
Noi dobbiamo insegnare a giocare a pallacanestro, ed è molto difficile ed il tempo è sempre poco. Non si può sottrarre tempo in palestra alle cose veramente importanti. Capisco che ci possano essere opinioni differenti...ma stiamo facendo il bene dei ragazzi?

Per quanto riguarda l'abolizione dei 24 secondi io penso che sia un'idea stravagante, per non dire demenziale. Per favorire il gioco di squadra bisogna allenare, bisogna far capire il significato e il vantaggio che porta una collaborazione, non certo inserire una regola. Il punto difficile da insegnare e l'equilibrio tra l'1c1 e la collaborazione, però è compito degli allenatori non delle regole.
Le regole non fanno gli allenatori


Michele
 
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Giovanili - Sicilia "bulgara"? Torna la zona nell'Under 13
Domenica 24 Ottobre 2010 08:22    PDF Stampa E-mail
(5 voti, media 4.20 di 5)
C'erano già state alcune indiscrezioni nel corso della riunione Easy Basket svoltarsi a Catania lo scorso fine settimana ora però è ufficiale. Già dal campionato Under 13 gli allenatori di gruppi giovanili maschili potranno attuare qualunque tipo di difesa, spazio dunque a organizzazioni difensive che prevedono raddoppi e difese a zona. Inoltre viene abolita l'infrazione di 24”, tranne qualora l'arbitro ravvisi una palese “melina” da parte degli attacurella_salvatore_fipsicilia_001.jpgccanti.

Prepariamoci dunque a vedere “partite di scacchi” con difensori obbligati da coach sprovveduti a occupare stabilmente l'area dei 3” secondi per impedire conclusioni da sotto canestro agli avversari. Non discutiamo la finalità: “crescita individuale dei giocatori, dei miniarbitri e degli allenatori” ma prevediamo già uno scenario desolante, ovvero difese conservative che battezzano al tiro imberbi giovani ancora senza la forza necessaria per concludere dalla distanza.

Queste le motivazioni invece riguardo all'abolizione dei 24”:Lo scopo è quello di favorire il gioco di squadra eliminando soluzioni di tiro affrettate non consone alle prime categorie giovanili nelle quali ventiquattro secondi sono pochi per poter sviluppare una corretta collaborazione fra gli attaccanti, oltre a semplificare l’operato dei mini-arbitri, che devono occuparsi di sanzionare qualcosa solo dopo dieci secondi di chiara ed evidente “melina”.

Abbiamo raccolto alcuni quesiti da parte degli addetti ai lavori in merito a questo passo: quanti secondi occorrono per sviluppare corrette collaborazioni offensive? Quali sarebbero le corrette collaborazioni offensive per ragazzi di 12 e 13 anni? Si cerca davvero di fornire ulteriori strumenti alla crescita dei ragazzi o l'obiettivo è vincere qualche partita in più utilizzando alcuni espedienti?

Se è vero che sperimentare qualcosa di nuovo per far crescere il movimento è assolutamente rispettabile, fors'anche doveroso, dubitiamo si siano considerati i pro e i contro di questa disposizione. Non sarebbe stato più sensato introdurre l'infrazione di 3” difensivi per evitare l'occupazione coatta dell'area pitturata da parte dei difensori, che a questa età è davvero un'arma impropria ed impedisce la crescita di quegli atleti per nulla abituati a giocare una pallacanestro dai ritmi intensi che fa bene allo sviluppo delle loro individualità prima ancora che al tornaconto degli allenatori in cerca di referto rosa?

Invitiamo coloro i quali volessero partecipare al dibattito a mandare una mail all'indirizzo Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 

 

(nella foto il Coordinatore della Commissione Tecnica della Sicilia, nonché consigliere regionale, Salvatore Curella)

 

 

Redazione RealBasket Sicilia

 
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Giovanili - Sicilia "bulgara"? Lettere alla redazione/2
Sabato 23 Ottobre 2010 18:27    PDF Stampa E-mail
(2 voti, media 5.00 di 5)
Cara Redazione,
colgo l'occasione per farvi i complimenti per la qualità oltre che per la competenza del portale che avete allestito, che per noi tifosi e addetti ai lavori  rimane quello di riferimento. Vi scrivo per esprimere la mia opinione sull'uso della zona bulgara nei campionati giovanili. Credo che questo sia un problema da affrontare seriamente, in quanto stiamo parlando di ragazzi che più che allenati hanno bisogno di essere" formati".
Purtroppo la ricerca affannosa del risultato tocca anche i campionati giovanili, risultati che poi ritroviamo in nazionale maggiore in termini negativi perchè non riusciamo a produrre giocatori di un certo livello. L'uso della zona è deleterio nei confronti dei ragazzi poichè abituano il giocatore ad una pigrizia mentale che va al di là di quella fisica. L'abitudine a giocare l'uno contro uno (nel suo aspetto complessivo) direi è l'aspetto fondamentale di crescita per un ragazzo.  Poi, nel momento in cui egli si confronta con i propri compagni e con gli avversari, in un gioco più complesso definito gioco-sport, arriva a verificare il proprio valore attraverso nuove conoscenze; libera la propria creatività, sviluppando le proprie capacità atletiche. La zona credo che aiuti a sviluppare meno questo aspetto del gioco.

Ai ragazzi si dovrebbe insegnare si fanno gli arresti e le partenze, come si gioca 1c1. Capitolo insegtnamento del tiro. E' evidente che l'uso delle difese a zona porta ad un massiccio uso del tiro da fuori che né per forza né per tecnica adeguata e quindi per svilupp fisico-strutturale-tecnico si ha a questa età. Lasciamo la difesa a zona ai campionati senior.
Fabio La Porta
 
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Giovanili - Sicilia "bulgara"? Lettere alla redazione/1
Sabato 23 Ottobre 2010 07:25    PDF Stampa E-mail

Cara Redazione,

colgo volentieri l'invito di esprimere i nostri pareri su questa novità introdotta relativa all'utilizzo della zona in tutti i campionati giovanili e l'abolizione dei 24 secondi nel campionato under 13. Secondo me gli amministratori stanno facendo di tutto per far scomparire la pallacanestro di base e quando dicono di voler puntare sui giovani è solo una farsa. Mi chiedo come può un ragazzino di 12 anni attaccare una difesa tutta schierata dentro l'area? Se si punta davvero sui giovani non si dovrebbe puntare al miglioramento individuale dei giocatori? Non si dovrebbe insegnare ai ragazzi di 12 anni come si palleggia, si passa la palla, si fanno gli arresti e le partenze, come si gioca 1c1, la tecnica individuale di difesa? Si insegna anche il tiro, ma mi sembra logico che un ragazzo di 12 anni non abbia ne la forza ne la tecnica adeguata per segnare da fuori con continuità, non si ha spesso neanche a 16-17 anni come si potrebbe pretendere di averla a 13 anni? Poi questa abolizione dei 24 secondi che senso ha? E' risaputo che nell'under 13 si gioca molto sulla corsa sul contropiede su qualche dai e vai e 1c1. Io nella mia esperienza da coach non ho mai visto in una partita under 13 un'azione che dura più di 15 secondi. Poi c'è un controsenso con le nuove regole dei 24 secondi introdotte dalla FIBA recentemente, li si punta a velocizzare il gioco mentre qui si punta a rallentarlo. Stamattina quando ho letto l'articolo sul vostro sito mi è salita una rabbia incredibile, sono rimasto allibito ed incredulo di quello che ho letto come non mi era mai successo. Io è da anni che critico l'uso massiccio della zona come arma per vincere partite anche nei campionati Under 15 e 17, figuriamoci adesso quello che devo pensare. Io da coach e da educatore di ragazzi non ricorrerò mai all'utilizzo della zona nei campionati Under 13 e Under 14 perchè secondo me un buon coach deve puntare al miglioramento individuale dei propri giovani e non a vincere una partita in meno o in più in campionati provinciali o regionali. Alla fine si ricorderanno di te non perchè hai vinto un campionato provinciale nell'anno X ma di quanti e quali giocatori sei stato in grado di "tirar fuori".

Mi appello al buonsenso dei miei colleghi e di tutti gli amanti di questo sport, non facciamo la zona nei campionati Under 13 e Under 14, insegnamo loro come si gioca a pallacanestro e poi quando sono più grandi insegneremo anche loro ad attaccare la zona. So già che questo appello resterà inascoltato, la prospettiva di vincere qualche partità in più è troppo allettante per essere rifiutata, ma alla fine vinci solo perchè sei più organizzato e usi dei mezzucci non perchè sei più forte. Sono d'accordo con voi redazione nel dire che è molto più formativa e utile la regola dei 3 secondi difensivi, quella si che sarebbe davvero una novità importante e formativa.
Grazie per aver letto con pazienza queste mie parole di sfogo, sperando che la maggior parte degli altri coach la pensino come me.

Cordiali saluti

VINCENZO FERRARA

 
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Il nuovo RealBasket Sicilia
Giovedì 09 Settembre 2010 23:00    PDF Stampa E-mail
(1 voto, media 5.00 di 5)

Dopo tre anni RealBasket Sicilia rilancia: eccoci in una nuova veste grafica e soprattutto ad un nuovo indirizzo: www.realbasketisicilia.it. Siamo diventati grandi e pronti ad una nuova sfida, l'obiettivo è quello di uscire da una dimensione puramente amatoriale per rilanciare le nostre ambizioni e crescere sempre più. Partiamo puntando su due linee guida fondamentali: la qualità e la quantità.

Quantità. In questa stagione seguiremo risultati e classifiche di tutti i campionati nazionali maschili e femminili, ma anche dei campionati regionali e giovanili d'eccellenza. Un'esclusiva che sarà una piccola rivoluzione.

Qualità. Confermate le rubriche dello scorso anno, dall'appuntamento con Totò Genovese fino alle interviste con i protagonisti siciliani emigrati dall'Isola. Previste due novità decisamente gustose, a firma di personaggi prestigiosi del basket siciliano, un dirigente ed un allenatore di alto livello.

Lo staff di collaboratori si rinforza ed accoglie un nuovo redattore, il palermitano Giuseppe Corrao, ottimo conoscitore delle Minors e penna di qualità. Confermato il contributo del trapanese Fabrizio Gianquinto, così come quello di Chloe Corsi e Vincenzo Correro. Ma non sono finite le novità e la redazione è sempre in cerca di nuovi collaboratori, chi volesse proporsi può contattarci all'indirizzo email Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. . Il coordinatore di RealBasket Sicilia sarà sempre Carlo Passarello, che sarà anche il responsabile della proposta di Media Partnership per i club.

Cambia anche il logo, realizzato dai professionisti di Talìa. Alchimie Comunicative, che trovate sul web all'indirizzo www.alchimiecomunicative.com

Cos'altro resta da dire? Buona lettura!

RealBasket Sicilia

 
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