L'Undicesimo Samurai - Ciak: si gira! |
Martedì 26 Ottobre 2010 15:24 |
 |
 |
 |
|
L'Undicesimo Samurai |
Mangia, prega e ama sono i presenti indicativi del nuovo film di un eterna Julia Roberts, una creazione che fa riflettere noi cittadini di quest'epoca globalizzata e consumista sulla ricerca del nostro vero Io, lontano da stereotipi standard confezionati dalla società. Una ricerca che parte dagli Stati Uniti, passa per l'Italia, in uno scenario di luoghi comuni ma anche di tanta buona cucina, e termina in Oriente. Julia nel ruolo di protagonista è una giornalista che cura una rubrica per un importante quotidiano americano, e racconta aneddoti tra i più stravaganti un pò come faccio io qui con voi. D'altro canto la scrittura ti permette oltre che una profonda conoscenza degli eventi anche una più profonda analisi di te stesso. Una passione che negli ultimi mesi ha coinvolto anche me...
Tornando al film i tre presenti indicativi fanno riflettere e invitano a scoprire quali appartengono al nostro status, in un viaggio che si presenta entusiasmante fin dal primo momento. Ho trovato in me queste verità considerando l'amore, la fede e il cibo elementi fondamentali del mio modo di essere, a questi ho unito la pallacanestro che detta i ritmi del mio mondo, delle persone che mi sono vicine e accresce in me una voglia di sfida, quella sfida che mi permettere di conoscere i miei limiti e mi insegna come superare gli ostacoli. Oggi voglio offrire a voi una lettura diversa della vita allontanandomi dalla vena polemica che mi ha contraddistinto nelle ultime uscite e invitandovi a un attenta analisi che vi permetta di affrontare con serenità le sconfitte. Dopo queste citazioni che lasciano spazio alla filosofia e fanno una gran pubblicità al film spero di non avervi annoiato e avervi fatto riflettere e sorridere allo stesso tempo in questi due minuti che avete dedicato a me.
Alla prossima!
Fonte foto: www.fortitudo.it
Salvatore Genovese
|
|
L'Undicesimo Samurai - Serie A con italiani veri |
Martedì 19 Ottobre 2010 12:09 |
 |
 |
 |
|
L'Undicesimo Samurai |
A Molfetta la vita scorre come le dita su una tastiera di un pianoforte, il freddo è arrivato anche qui nel profondo sud e il caldo estivo è ormai ede senza sosta tra un allenamento e l'altro aspettando la domenica, un giorno che tutti gli sportivi sperano di vivere da leoni piuttosto che da pecorelle.
La stagione è cominciata anche per Siena con una nuova vittoria in Supercoppa e un altra sconfitta per le V nere, in un campionato che si preannuncia ancora una volta privo di italiani, senza prendere in considerazione i nazionali, con i campionati di Legadue e A Dilettanti che al momento rappresentano la vera risorsa della nostra pallacanestro. Qui gli italiani possono senza nessun ostacolo prendersi determinate responsabilità che in serie A sono privilegio solo degli americani, costringendo giocatori come Mancinelli a ruoli non da "primo della classe". Tanti anni fa gli stranieri erano solo due e le nostre squadre ben figuravano in Europa, cosa che ora non accade più.
Bisogna offrire la possibilità ai giovani di sbagliare senza negare loro una seconda chance. Bisogna credere in loro diminuendo il numero degli stranieri che in molti casi non rappresentano una garanzia tecnico tattica ma solo un alibi per diminuire i costi. Come al solito finisco a far polemica, comincio con l'intenzione di parlare delle nuvole e del sole e finisco col parlar di pallacanestro, spero solo di non finire un giorno a parlar di politica. Dalla patria dei tarallucci, buonissimi - per la cronaca -, alla prossima! Un abbraccio affettuoso a tutti!
(fonte foto www.fortitudo.it)
Salvatore Genovese
|
|
L'Undicesimo Samurai - Resistere e rialzarsi più forti |
Martedì 12 Ottobre 2010 16:03 |
 |
 |
 |
|
L'Undicesimo Samurai |
La vita di un atleta che vi ho cercato di raccontare in questi mesi sembra estranea da momenti poco felici, che ti buttano giù e ti fan pensare che tutto ciò per cui hai sudato è stato vano.
La sconfitta fa parte del gioco, come nello sport anche nella vita, rende un atleta vero perché motiva e fortifica per affrontare al meglio la competizione successiva. A volte l’occasione per rimediare si presenta all’interno della stessa partita cominciata male altre volte bisogna aspettare anche un’intera stagione, l’importante è saper incassare e rialzarsi dopo un duro colpo.
Io dopo una sconfitta amo rilassarmi con la musica del mio iPod, Vasco e Ligabue mi aiutano a risollevarmi, odio riguardar le par ite perché ciò che ho sbagliato è marchiato a fuoco nella mia mente. La partita è un banco di prova, l’opportunità che ho per migliorare settimana dopo settimana, dopo una vittoria e maggiormente dopo una sconfitta.
La sconfitta è una componente fondamentale, ti fa diventare migliore di ciò che eri, e in certi casi ti fa diventare un vincente. Si, avete capito bene… Per vincere bisogna saper perdere, perché solo dopo aver sbagliato sei in grado di non commettere più lo stesso errore.
Lo ha detto Jordan, a tutti i tiri decisivi nelle finali vinte corrispondevano altrettanti se non di più tiri decisivi sbagliati. Quindi per conquistare la vittoria bisogna sentire il sapore amaro della sconfitta, trasformare il negativo in positivo è la condizione che impone a ognuno di noi di non cedere alla resa e mai smettere di credere in ciò che facciamo.
Perché la vera sconfitta non è perdere una partita o un campionato ma perdere fiducia in noi stessi.
Alla prossima!
Salvatore Genovese
|
|
L'Undicesimo Samurai - La vittoria più grande |
Mercoledì 06 Ottobre 2010 19:29 |
 |
 |
 |
|
L'Undicesimo Samurai |
La scorsa settimana ho provato a scrivere, solo che la tensione legata all’inizio del campionato mi ha tolto quell’ispirazione che generalmente mi appartiene quando mi metto di fronte a questa tastiera e lascio andare le mie dita raccontando le mie avventure dentro e fuori dal campo. Per onor di cronaca prima fuori casa in Sicilia (a Patti ndr) purtroppo persa, seconda in casa contro Sant’Antimo vinta. La notizia più bella di quest’inizio stagione però non sono i venti punti di Tizio o i quindici rimbalzi di Caio, ma - come molti media del settore si sono “dimenticati” di annunciare - il rientro di un certo Lorenzo Di Marcantonio, uno che poco più di un anno fa lasciava la pallacanestro per vincere la partita della vita contro la malattia, un altro che come Tarcisio Vaghi lotta ogni giorno e trasmette il suo esempio a tutti noi uomini di sport.
Sono onorato di avere Lollo come compagno di squadra, è riuscito nell’arco di pochi mesi a rendere possibile ciò che è impossibile rientrando in squadra e dandoci una grossa mano già in queste prime uscite. Ruberò le parole del mio coach “ci sono persone nate per insegnare, altre per comporre musica, lui è nato per giocare a basket perché giocando prova piacere ed è felice, questo è un valore assoluto non un opinione”. Infatti a Patti i suoi occhi erano la dimostrazione di tutto ciò. Non c’è stato un giornale a livello nazionale che abbia dedicato a quest’evento una vetrina adeguata, Lollo è un esempio sano per i nostri ragazzi, un esempio di cultura sportiva ma soprattutto di cultura della vita. Mi dispiace polemizzare contro determinate istituzioni ma credo che nel nostro paese si dia troppo credito a figure che in realtà sono un esempio sbagliato per i giovani, e si lascia che queste storie siano raccontate da piccoli e occasionali scrittori di provincia come me. Perché parlare dei calciatori d’oltremanica che tradiscono ripetutamente la moglie e non parlare di un cestista che sta sconfiggendo la leucemia? Boh! Sono cose che faccio finta di non capire…Spero il messaggio arrivi. Alla prossima!
(fonte foto www.fortitudo.it)
Salvatore Genovese
|
|
|
|