Il Personaggio - Matías Degregori: «Il mio futuro è a Trapani»
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- Creato Lunedì, 18 Giugno 2012 07:58
- Scritto da Roberto Quartarone
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Trapani, 17 giu. - Tre anni fa, a Catania, si sperava di poterlo trattenere anche in caso di promozione in Serie A Dilettanti. Quella promozione mai arrivata per il ritiro dei rossazzurri dalla scena, Matías Degregori l'ha sfiorata appena dodici mesi fa, con la maglia della Viola Reggio Calabria. Non sono bastati 10 punti di media e 2 assist nelle tre sfide contro l'Orlandina, perché la corazzata paladina era troppo forte per dare il via libera ai reggini. E non gli è bastato nemmeno l'ottimo campionato per il salto di categoria: ha sposato invece il progetto della risorta Pallacanestro Trapani e ha conquistato sul campo la promozione in DNB.
Il play-guardia di Buenos Aires attende ancora l'esordio in terza serie, ma intanto si gode un successo in cui ha rivestito un ruolo di primo piano. Dalla prima giornata, passando per la Coppa Italia, per concludere con la decisiva gara-2 contro Acireale, in cui i granata hanno tremato ma alla fine hanno conquistato la promozione. Degregori si è imposto come terzo miglior passatore del girone e quarto per valutazione, risultando poi mvp della finale con 15 di valutazione in gara-1 e 20 in gara-2.
«Credo che sia io che i miei compagni - ci spiega - abbiamo affrontato la finale nel modo giusto, con concentrazione, determinazione e soprattutto senza sottovalutare il nostro avversario. Le partite me le aspettavo così come sono andate: molto equilibrate per due quarti e mezzo finchè siamo riusciti a imporre il nostro ritmo e fisicità».
Quant'è stato difficile mantenere la concentrazione durante l'anno e riuscire a chiudere imbattuti?
«È stato molto difficile mantere la concentrazione durante tutto l'anno ma abbiamo cercato di non abbassare mai l'intensità degli allenamenti per arrivare ad ogni domenica nelle migliori delle condizioni».
Come ti sei trovato nella nuova dimensione della DNC?
«All'inizio ho fatto un po' di fatica perché non conoscevo il campionato. Si sente differenza con la DNB, penso che lì si trovano ragazzi con doti atletiche molto superiori, palazzetti in migliori condizioni, le squadre sono più seguite e il livello arbitrale sale».
Un giudizio su Acireale?
«Acireale è una bellissima squadra in cui i ragazzi si conoscono benissimo fra di loro e penso che sia stata la squadra che ci abbia messo più in difficoltà».
Il tuo futuro è ancora in Italia - e magari a Trapani?
«Sì, il mio futuro è a Trapani, una città bellissima dove ho trovato una società seria con tanta voglia di far bene».
Roberto Quartarone
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