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C Reg. - Caso Mumuni, facciamo chiarezza

Canicattì (Ag), 22 mag. - Torna roboante l'eco della polemica sugli insulti razzisti rivolti al giocatore inglese del Cus Messina Walid Mumuni durante lo spareggio promozione contro la Mario Mura Canicattì. A interessarsi della vicenda anche alcuni media nazionali, mentre prende la posizione ufficiale il Comitato Regionale FIP che “esprime tutta la propria solidarietà all'atleta del CUS Messina Walid Mumuni, vittima di insulti razzisti durante la partita di playoff di C mumuni walid glazzaraRegionale fra Mario Mura Canicattì e CUS Messina, svoltasi domenica sera a Canicattì”. Queste sono poi le parole del presidente Rescifina: “Voglio esprimere la mia solidarietà al giocatore inglese, colpito da insulti da uno sparuto gruppo di giovani tifosi canicattinesi. Il basket è sempre stato caratterizzato dalla multirazzialità e i giocatori stranieri e di altre etnie hanno, nel tempo, permesso al nostro sport di crescere e di affermarsi. Mi auguro che sia un caso isolato ed esprimo tutta la solidarietà mia personale e di tutto il Comitato Regionale a Mumuni".

Quasi certo dunque che il giudice sportivo prenderà provvedimenti per sanzionare i cori rivolti a Mumuni durante il secondo quarto. Per conoscere meglio la vicenda abbiamo sentito anche il presidente della Mario Mura Giancarlo Cigna: “Durante il secondo quarto ci sono stati dei 'buu' di alcuni ragazzini, che gli arbitri ci hanno segnalato all'intervallo. Da quel momento abbiamo provveduto ad allontanare i ragazzi e la gara è proseguita serenamente. Per questo affermare che la nostra società o addirittura la città di Canicattì sono razziste è davvero esagerato e ingiusto”.

Pare inoltre che lo stesso gruppo di tifosi organizzato, il Gruppo d'Assalto, che oltretutto si riconosce in ideali di sinistra, abbia redarguito gli autori dei cori invitandoli a interrompere i “buu” rivolti al colored inglese, che quest'anno si è affermato come uno dei migliori giocatori di tutta la C Regionale. A Canicattì tra l'altro è passato uno dei giocatori americani più forti visti in queste latitudini, parliamo di LaShun McDaniels, playmaker che portò la Gaudium in Serie B poco più di un lustro fa.

Insomma un evento spiacevole che merita di essere condannato ma anche stigmatizzato, senza creare etichette di buoni e cattivi. Saranno gli organi di giustizia a prendere i provvedimenti opportuni, facendo riferimento al regolamento e a quanto scritto dai direttori di gara nel rapporto arbitrale.



(nella foto Walid Mumuni va a concludere)


Carlo Passarello
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  • giuseppe di stefano

    Invia a 2012-05-24 09:00:33

    Una vergognosa strumentalizzazzione di un tema così delicato come il Razzismo nei riguardi di un loro stesso giocatore, senza alcun minimo senso di rispetto verso la persona che è Walid Mumuni.
    La guardia Inglese è stata resa oggetto come vittima sacrificale e capro espiatorio di una sconfitta che Messina non riesce a digerire come non riesce a digerire l'imbattibilità casalinga della Polisportiva Mura:
    di fronte ad una irreprensibile prestazioone della MarioMura il Cus Messina fà dell'uomo Walid Mumuni un Oggetto da mercificare al mercato di una abberrante demagogia. Ancora più abberrante è il fattore del quale vogliono farsi scudo: il colore della pelle di un loro stesso giocatore. Spetta paradossalmente a un canicattinese prendere le difese della stimatissima guardia Inglese: non possiamo accettare che per distogliere l'attenzione dalla sana competizione sportiva che ha gratificato la squadra Biancorossa e mandato in frantumi i sogni di imbattibilità del Messina si ricorra ad un espediente così meschino quale farsi scudo del colore della pelle di un loro stesso giocatore per sollevare polveroni che mirano ad infangare il basket Canicattinese e Siciliano.
    Come in ogni competizione sportiva dal calcio, al basket, all'Hockey i tifosi non hanno fatto altro che sostenere la propria squadra e fischiare gli avversari come succede in tutti i tipi di campi sportivi: al pala Saetta-Livatino gli sfottò e i fischi sono andati all'indirizzo di tutti gli avversari SENZA DISTINZIONI.
    É dunque chiaro che se domenica sera sono state fatte delle distinzioni dobbiamo tristemente constatare che queste non sono di certo pervenute dall'ambiente Canicattinese.
    Un'uscita davvero triste da parte della società Messinese accecata dalla prima sconfitta stagionale.
    Resa ancora più triste da questa sorta di "razzismo al contrario" che colpisce un player della società stessa.

    Rispondi al commento

  • Giuseppe Di Stefano

    Invia a 2012-05-23 09:19:13

    Una vergognosa strumentalizzazzione di un tema così delicato come il Razzismo nei riguardi di un loro stesso giocatore, senza alcun minimo senso di rispetto verso la persona che è Walid Mumuni.
    La guardia Inglese è stata resa oggetto come vittima sacrificale e capro espiatorio di una sconfitta che Messina non riesce a digerire come non riesce a digerire l'imbattibilità casalinga della Polisportiva Mura:
    di fronte ad una irreprensibile prestazioone della MarioMura il Cus Messina fà dell'uomo Walid Mumuni un Oggetto da mercificare al mercato di una abberrante demagogia. Ancora più abberrante è il fattore del quale vogliono farsi scudo: il colore della pelle di un loro stesso giocatore. Tocca paradossalmente a un canicattinese prendere le difese della stimatissima guardia Inglese: non possiamo accettare che per distogliere l'attenzione dalla sana competizione sportiva che ha gratificato la squadra Biancorossa e mandato in frantumi i sogni di imbattibilità del Messina si ricorra ad un espediente così meschino quale farsi scudo del colore della pelle di un loro stesso giocatore per sollevare polveroni che mirano ad infangare il basket Canicattinese e Siciliano.
    Come in ogni competizione sportiva dal calcio, al basket, all'Hockey i tifosi non hanno fatto altro che sostenere la propria squadra e fischiare gli avversari come succede in tutti i tipi di campi sportivi: al pala Saetta-Livatino gli sfottò e i fischi sono andati all'indirizzo di tutti gli avversari SENZA DISTINZIONI.
    É dunque chiaro che se domenica sera sono state fatte delle distinzioni dobbiamo tristemente constatare che queste non sono di certo pervenute dall'ambiente Canicattinese.
    Un'uscita davvero triste da parte della società Messinese accecata dalla prima sconfitta stagionale.
    Resa ancora più triste da questa sorta di "razzismo al contrario" che colpisce un player della società stessa.

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