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Luigi Lamonica a Messina: " Non stelle ma buoni arbitri"

Messina – Nel pomeriggio del 19 giugno 2012 il Circolo del Tennis e della Vela di Messina ha ospitato Luigi Lamonica, arbitro nazionale e internazionale, figura indiscutibile punto di riferimento per il movimento FIP anche fuori la famiglia del CIA.

Di fronte ad una sala gremita in ogni posto, l’arbitro abruzzese ha raccontato la nascita del suo ultimo libro, Luigi Lamonica_Decidere_roseto.comDecidere”, nuovo frutto della passione per la comunicazione e il racconto che Lamonica ha tramutato in pagine di scrittura a partire dalle Olimpiadi di Pechino del 2008.

E’ stato un incontro in cui è risaltato il carisma del fischietto italiano, capace per 45 minuti d’intrattenere un uditorio attento ad aneddoti e spiegazione che hanno reso chiaro il messaggio riproposto da Lamonica sul recupero del vivere l’arbitraggio come un compito in cui investire passione, onestà e voglia di mettersi discussione partita dopo partita.

“Oggi abbiamo un bisogno impellente di buoni arbitri, non di stelle” ha affermato il fischietto abruzzese. “Non basta un talento immenso per essere arbitro ma preparazione, motivazione e voglia di raggiungere un sogno. Serve una classe arbitrale onesta e che lo sia dentro e fuori dal campo, perché chi non è onesto fuori dal parquet, non potrà esserlo al suo interno”. Parlando del rapporto tra arbitri e allenatori Lamonica ha aggiunto: “Non abbiate paura di sbagliare e ammettere il vostro errore con un allenatore. Facendolo verrete visti come semplici essere umani, non poliziotti pronti solo a far rispettare le regole. Ricercate un dialogo con tutti e mettetevi nei panni degli allenatori di oggi troppo spesso alle prese con i difetti del basket moderno. Siamo arbitri troppo diffidenti – ha evidenziato infine Lamonica – se qualcuno ci pone gentilmente una domanda non c’è alcun motivo per cui non rispondere”.

Fare l’arbitro non deve mai essere una forzatura, lo si fa consapevoli di sacrificarsi e senza cercare giustificazioni in caso di errori. Non lasciate che vi si dica “voi arbitri”. Voi siamo tutti noi e se facciamo un sgarro lo facciamo anche a noi stessi”.

Quanto ricavato dal libro scritto da Luigi Lamonica verrà devoluto in beneficenza ad una struttura dell’Aquila che da anni si dedica alla cura dei malati terminali di cancro nella stessa città che aspetta di vivere la ricostruzione dopo il terremoto del 2009. 

 

(Ph.roseto.com. Immagine di copertina del libro "Decidere")

Chiara Borzì

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Twitter: @ChiaraBorzi

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