Fermo, 14 apr. - Non è stata totalmente un'edizione da dimenticare quella della Sicilia al Trofeo delle Regioni 2012. Non se n'è parlato molto, ma della spedizione facevano parte anche due arbitri (Massimiliano Lucifero di Milazzo e Calogero Cappello di Porto Empedocle) e due ufficiali di campo (Claudio Cosentino di Catania e Laura Garofalo di Palermo). Lucifero e Cappello sono stati scelti anche in vista di un'eventuale promozione in DNC - entrambi arbitrano da alcune stagioni in Serie C2 - e hanno concluso il torneo arbitrando, rispettivamente, le finali 15°/16° e 9°/10° maschili. Il risultato clamoroso è stato invece quello raggiunto dai due ufficiali di campo, entrambi designati come 24secondisti (meta più ambita) per le finali assolute, maschile e femminile.

Ogni giorno, i 64 membri del Comitato Italiano Arbitri hanno partecipato a riunioni di mattina e di sera: i 32 arbitri sono stati seguiti dal capo istruttore Carmelo Morina, coadiuvato da una truppa tra che contava anche sul bagherese Alessandro Nicolini (arbitro di DNA), mentre i 32 udc dalle due istruttrici nazionali Daniela Isola e Stefania Tagliolini. 

Gli arbitri, visionati da un istruttore a ogni partita, si sono cimentati nei quiz e hanno commentato le situazioni capitate durante le partite del torneo, per perfezionare la tecnica e anche migliorare la collaborazione con gli ufficiali al tavolo. Questi ultimi hanno invece visionato degli spezzoni di partite nazionali e internazionali, per mettere in risalto alcune situazioni difficili da interpretare e aggiornarsi rispetto alle ultime novità regolamentari.

«È stata una settimana davvero intensa - ci spiega Cosentino, ex lungo del Cus Catania -, un'esperienza unica, che mi ha permesso di ampliare le mie conoscenze tecniche, di conoscere e confrontarmi con UdC di tutta l'Italia. E poi è una grande soddisfazione essere arrivato in finale».

 

Nelle foto, in alto gli ufficiali di campo della finale femminile, Laura Garofalo è all'estrema destra; in basso sta per iniziare la finale maschile e a destra è seduto Claudio Cosentino (dal Facebook di Claudio Cosentino)

Roberto Quartarone
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